L’energia è prodotta dal gruppo elettrogeno grazie al principio di induzione elettromagnetica ed è utile per diversi scopi. I generatori di corrente portatili sono quelli in assoluto più diffusi e sono utilizzati per fornire corrente dove è assente. Un esempio specifico può essere l’utilizzo del generatore in strutture provvisorie, nelle barche, nei camper durante il campeggio, negli stand dei mercatini e in tantissimi altri posti in cui la corrente non è presente.
Componenti principali del gruppo elettrogeno
Come abbiamo potuto vedere, i componenti del gruppo elettrogeno sono: il motore, che genera l'energia meccanica a partire dal combustibile; l'alternatore, che converte l'energia meccanica in energia elettrica; il quadro elettrico, che ha il compito di distribuire l'energia elettrica prodotta dall'alternatore in maniera sicura, proteggendo i componenti del generatore come allarmi olio , temperatura , carburante , ecc e proteggendo le utenze che sono alimentate come interruttore magnetotermico e differenziale , interruttore arresto di emergenza , prese interbloccate , ecc . In caso di gruppi elettrogeni automatici o con intervento automatico, ovvero che entrano in funzione non appena viene a mancare la corrente, il quadro può anche verificare la presenza della tensione di rete e avviare in modo automatico il gruppo elettrogeno in caso di assenza di tensione. Questo tipo di quadri viene definito quadro automatico di commutazione. Invece, il quadro elettrico di un generatore classico viene detto quadro manuale semplicemente per differenziarlo da un quadro automatico; il basamento, su cui si trovano motore, alternatore e quadro, presente in tutti i gruppi elettrogeni sia di tipo aperto che chiuso. Il basamento può essere fisso o montato su ruote e quindi carrellato; la cofanatura, presente solo nei gruppi elettrogeni chiusi, che spesso si occupa anche di assicurare l'insonorizzazione grazie a materiali fonoassorbenti. In presenza di questo particolare elemento il gruppo elettrogeno viene definito silenziato o insonorizzato.
Alimentazione del gruppo elettrogeno
I modelli di gruppo elettrogeno sono tantissimi e si suddividono sia per il tipo di combustibile con cui vengono alimentati che per determinate caratteristiche. Innanzi tutto, c’è da dire che il gruppo elettrogeno più utilizzato è quello a benzina verde, mentre per quanto riguarda le caratteristiche si possono individuare nel tipo di corrente fornita in uscita, continua, alternata, trifase ecc. Quelli più diffusi riguardo queste caratteristiche sono i gruppi elettrogeni con corrente alternata, perché consentono di collegare direttamente utenze elettriche attaccando solo la spina. In questo modo è come se ci serviamo di una lampadina elettrica per far tornare la luce, un rimedio molto comodo e in genere anche il più apprezzato. Invece, per far funzionare apparati più delicati come computer, tv lcd, lettori dvd è necessario utilizzare modelli di generatori di corrente più complessi e quindi più costosi in quanto forniscono elettricità in uscita più pulita, cioè che non presenta sbalzi che potrebbero creare danni seri sui circuiti elettronici.
Come scegliere il gruppo elettrogeno
In commercio esistono diverse tipologie di gruppi elettrogeni, che assolvono in maniera differente alla funzione per cui sono stati creati. Nella scelta di un apparecchio del genere è comunque indispensabile tenere conto delle proprie esigenze e quindi dell’utilizzo che se ne deve fare. I criteri da tenere in considerazione quando si acquista un gruppo elettrogeno generalmente consistono in:
-la potenza massima: nei generatori piccoli la potenza va da 1 a 3 kw; si tratta del picco massimo di assorbimento ed è perfetto per attaccare, ad esempio, cinque lampadine a basso consumo da 20 watt;
-l’autonomia: si tratta della durata dell’elettricità fornita con un pieno di carburante al massimo utilizzo, un fattore da tenere in considerazione per capire quanto tempo si può stare attaccati al generatore;
-la tensione in uscita: in genere è 230V – 50Hz e corrisponde più o meno a quella che abbiamo in casa quindi possiamo collegare qualsiasi utenza elettrica, anche se bisogna tenere conto dell’elettricità sporca che può danneggiare i circuiti elettronici.
Tra gli altri criteri su cui bisogna basarsi per acquistare un gruppo elettrogeno vi sono quelli che riguardano la rumorosità espressa in decibel: in pratica, più alto è l’indice di decibel e maggiore rumore farà la macchina. Inoltre, tenere conto nella scelta anche del peso del generatore e dell’avviamento, ovvero se è a strappo oppure con accensione elettronica tramite chiave.
I gruppi elettrogeni silenziati sono studiati specificatamente per ambulanti e per tutte le attività all’aperto, ma sono anche molto utili da utilizzare nei locali pubblici o in tendostrutture esterne in vista di concerti e spettacoli dove c ‘è sempre tanta gente. Un gruppo elettrogeno silente non interferisce in alcun modo con il rumore prodotto dalle attività in corso.
Invece, un uso diverso da quello commerciale è riservato ai gruppi elettrogeni antincendio, che comandano con efficacia pompe idrauliche e che fanno azionare impianti antincendio grazie alla combinazione di energia termica ed elettrica. Questi gruppi elettrogeni sono utilissimi nel caso si sviluppino fiamme libere in locali chiusi o parcheggi.
In commercio esistono anche speciali gruppi elettrogeni a batteria, studiati per chi non vuole avere a che fare con i carburanti. Questi apparecchi sono ricaricabili mediante la rete elettrica normale e sono estremamente facili da utilizzare in ogni contesto. Infine vi sono modelli di gruppi elettrogeni alimentati ad idrogeno e gas che però risultano pericolosi. Come abbiamo potuto vedere, occorre conoscere bene l’utilizzo che si deve fare con un gruppo elettrogeno in quanto la scelta disponibile in commercio è molto ampia. Per fare un buon acquisto, è opportuno affidarsi ad un rivenditore di fiducia che saprà consigliare il migliore in base alle proprie esigenze.